Ieri prima riunione tra la Ministra del Lavoro Calderone, gli Ordini e le Casse di previdenza. Sul tavolo welfare, sostegno al reddito e formazione

Di SAVINO GALLO

Welfare e ammortizzatori sociali, sostegno al reddito ed equo compenso, formazione, aggregazioni e sussidiarietà. Su questi temi si è sviluppato il primo incontro tra la Ministra del Lavoro, Marina Calderone, e i rappresentanti delle categorie professionali, tra cui Ordini e relative Casse di previdenza.

Una riunione per forza di cose interlocutoria, che però è servita per certificare la disponibilità di tutti gli attori nell’instaurare una collaborazione che dovrà produrre risultati concreti. Calderone, si legge in una nota diffusa dal suo Dicastero, ha chiesto “proposte e riflessioni”, con l’intento di “cogliere le sfide di questo tempo e rispondere con soluzioni pragmatiche alle tante sollecitazioni in atto”.

“Lavoriamo per obiettivi e su aspetti concreti – ha spiegato al termine della riunione –, dando attuazione a quel tavolo per gli autonomi previsto dalla legge n. 81/2017 (il Jobs act del lavoro autonomo, ndr): un punto di partenza per ripensare il rapporto delle professioni con le istituzioni e la collettività”.

“Con l’incontro di oggi ha preso il via un confronto costruttivo tra le nostre due professioni e il Ministro. Un confronto che ci impegneremo a sviluppare ulteriormente, in uno spirito di piena collaborazione istituzionale”. Così hanno commentato, attraverso un comunicato stampa congiunto, i Presidenti del Consiglio nazionale forense e del Consiglio nazionale dei commercialisti, Maria Masi e Elbano de Nuccio.

“Abbiamo trovato – ha aggiunto a Eutekne.info il numero uno del CNDCEC – grande apertura al dialogo e disponibilità a raccogliere le nostre istanze. Ci troviamo d’accordo su tutte e tre le linee di intervento tracciate dal Ministro, legate a sicurezza, salute e sostegno. Siamo convinti che sia necessario far tornare le professioni attrattive nei confronti dei giovani ma, allo stesso tempo, anche tutelare chi dentro le professioni c’è già. Non solo attraverso un miglioramento delle condizioni di lavoro, ma anche della qualità della vita dei professionisti. Per questo bisogna allargare anche a questi ultimi le tutele e gli ammortizzatori sociali oggi previsti per altre categorie di lavoratori”.

Anche per Gaetano Stella “è arrivato il momento di ripartire dalle tutele di professionisti e lavoratori autonomi, rimaste nel cassetto da cinque anni”. Al termine dell’incontro, il Presidente di Confprofessioni ha spiegato che la riunione “rappresenta uno stimolo importante per raggiungere i risultati che sono venuti a mancare in questi anni, a causa della poca attenzione da parte degli ultimi Governi e dell’emergenza pandemica che ha aumentato a dismisura le differenze tra lavoratori autonomi e dipendenti, soprattutto nell’ambito delle tutele di welfare”.

Secondo la confederazione interprofessionale, sono diversi i campi su cui intervenire: dall’ISCRO al corretto funzionamento degli sportelli del lavoro autonomo, passando per il rilancio della formazione e dell’orientamento professionale, che devono puntare sulle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) per fornire nuovi sbocchi occupazionali ai giovani.

Il punto di partenza, però, deve essere la digitalizzazione: “Nel PNRR – ha spiegato Stella – vengono destinate ingenti risorse per le imprese e per la Pubblica Amministrazione, ma nulla per le libere professioni. In una prospettiva di revisione del Piano, sarebbe quindi opportuno prevedere un apposito capitolo per la digitalizzazione delle professioni favorendo al tempo stesso i processi aggregativi ed eliminando le barriere normative che dividono imprese e professionisti”.

Andrebbero in questa direzione, secondo il numero uno di Confprofessioni, provvedimenti volti a “eliminare la doppia imposizione in capo alle Casse di previdenza” e a normare l’equo compenso per i professionisti, concludendo l’iter iniziato durante la scorsa legislatura. Tutti temi che torneranno al centro di un nuovo incontro tra Ministro del Lavoro e categorie professionali, che, come annunciato da Calderone, verrà convocato dopo l’approvazione della legge di bilancio.