Dall’analisi dell’UIF risultano progressivamente in aumento le segnalazioni riconducibili ad anomalie connesse all’emergenza sanitaria in corso

Di Stefano DE ROSA

Nel numero della collana “Quaderni antiriciclaggio – dati statistici” relativo al secondo semestre del 2021, diffuso ieri, l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (UIF) evidenzia che nel corso dell’intero 2021 ha ricevuto 139.524 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento del 23,3% rispetto al 2020. In particolare, nel secondo semestre del 2021 l’UIF ha ricevuto 69.401 segnalazioni di operazioni sospette, con un incremento del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tale andamento è principalmente riconducibile alle segnalazioni effettuate dai soggetti obbligati rientranti nelle categorie degli Istituti di pagamento (IP) e degli Istituti di moneta elettronica (IMEL). Nel secondo semestre del 2021 l’incidenza del comparto finanziario non bancario si è portata così dal 26,0 al 33,4%. Con riferimento, invece, al comparto non finanziario, gli incrementi più significativi evidenziati nel periodo in esame hanno riguardato i prestatori di servizi di gioco (da 3.485 a 4.357 segnalazioni), i notai (da 1.768 a 2.212) e i soggetti che svolgono attività di custodia e trasporto valori (da 177 a 801).

Sotto il profilo della ripartizione territoriale, i maggiori incrementi in termini assoluti rispetto al secondo semestre del 2020 si sono registrati:
– in Lombardia (da 10.402 a 12.752);
– nel Veneto (da 4.102 a 5.265);
– nel Lazio (da 7.574 a 8.400);
– in Piemonte (da 3.569 a 4.085);
– in Toscana (da 3.587 a 4.064);
– in Trentino-Alto Adige (da 899 a 1.289).

Si evidenzia, inoltre, una forte crescita delle operazioni effettuate a distanza (da 812 a 3.351) e del numero di operazioni analizzate dall’Unità e trasmesse agli Organi investigativi, con un aumento del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Nell’intero anno le segnalazioni analizzate sono state 138.482, in crescita del 21,9% sull’anno precedente. Risulta, poi, come tra tali segnalazioni quelle riconducibili ad anomalie connesse all’emergenza sanitaria in corso rappresentino nel semestre il 4,6% del totale, con un impatto sul totale progressivamente in aumento.

Con riguardo alle comunicazioni oggettive sulle operazioni in contanti ricevute dalla UIF nel secondo semestre del 2021, si sottolinea come le stesse di riferiscano a 23,4 milioni di operazioni, per complessivi 124,9 miliardi di euro, in aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sull’intero anno si registrano 43,2 milioni di operazioni, con un aumento del 2,7% rispetto al 2020.

Sul fronte dell’attività ispettiva, dopo le difficoltà connesse alla pandemia, si sono riscontrati netti segnali di ripresa. In tale ambito, nel corso del secondo semestre del 2021 sono stati avviati 7 accertamenti ispettivi anche presso tipologie di operatori non finanziari in precedenza non sottoposti a controlli dell’Unità e quattro controlli cartolari nei confronti di intermediari attivi nel settore dei c.d. finanziamenti “COVID-19”.

In aumento anche le richieste e le informative spontanee da Intelligence Unit (“FIU”) estere (da 815 a 910) a cui si è affiancato un sempre più robusto flusso di segnalazioni cross-border (passate da 9.298 a 11.028).