Nell’audizione alla Commissione Finanze della Camera il Direttore delle Entrate ha parlato di effetti positivi che si attestano sui 3,5 miliardi di euro

Di Redazione EUTEKNE

Si è tenuta, nella giornata di ieri, presso la VI Commissione Finanze della Camera dei deputati, l’audizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in tema di fatturazione elettronica. A quasi un anno e mezzo dall’introduzione dell’obbligo generalizzato di emissione di e-fattura mediante Sistema di Interscambio per le operazioni fra privati (B2B e B2C), sono stati illustrati gli esiti del processo e le prospettive correlate alla progressiva “digitalizzazione” degli adempimenti.

Con riguardo a questo secondo aspetto, la disponibilità dei dati ottenuti attraverso la fatturazione elettronica e la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi consentiranno all’Amministrazione finanziaria di poter presentare al soggetto passivo le bozze “precompilate” delle liquidazioni periodiche nonché della dichiarazione annuale IVA. I programmi di assistenza on line dell’Agenzia delle Entrate saranno realizzabili, tuttavia, a partire dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2021, per effetto della proroga contenuta nel decreto “Rilancio” (cfr. art. 142 del DL 34/2020).

Il Direttore dell’Agenzia ha quindi illustrato i dati relativi al primo anno di avvio del processo, evidenziando che sono 2.066 milioni le fatture elettroniche “veicolate dal Sistema di Interscambio da circa 3,9 milioni di operatori” (tra cui circa 100 mila soggetti aderenti al regime forfetario). In questo contesto, la percentuale di scarto delle fatture è stata pari al 2,4%.

Ci sono state poi oltre 4,2 milioni di richieste di generazione di QR Code, mentre ammontano a circa 4,4 milioni gli indirizzi telematici per la ricezione delle fatture registrati sul portale “Fatture e Corrispettivi”, che, dal canto suo, ha fatto registrare una media di circa 200 mila accessi quotidiani. Sono, infine, 3,4 milioni le deleghe ai servizi di consultazione.
Il trend risulta confermato alla luce dei dati che interessano i primi 5 mesi del 2020. Sono state, infatti, trasmesse al SdI circa 772 milioni di fatture elettroniche, da circa 3,3 milioni di operatori, con una percentuale di scarto che si è attestata intorno all’1,6%.

Nel corso dell’audizione, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha inoltre affermato come, in termini di riduzione del c.d. “tax gap”, siano ascrivibili all’obbligo di fatturazione elettronica “effetti positivi che si attestano nell’ordine di 3,5 miliardi di euro”. In particolare, con riferimento ai versamenti spontanei dei soggetti passivi, il maggior gettito riferibile all’IVA è quantificabile in circa 2 miliardi di euro, con un conseguente positivo effetto sulle imposte dirette pari a circa 580 milioni di euro, mentre si registra il recupero di circa 1 miliardo di euro nell’ambito delle azioni di contrasto alle frodi fiscali (blocco di compensazioni di falsi crediti IVA).

Con riferimento, infine, alla disposizione introdotta dall’art. art. 14 del DL 124/2019, in base alla quale i file delle fatture elettroniche transitate mediante SdI saranno memorizzati, nella loro interezza, sino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello della dichiarazione di riferimento o fino alla definizione di eventuali giudizi, per essere utilizzati dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate, nell’ambito delle attività di controllo di loro competenza, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha affermato che sono state avviate le necessarie interlocuzioni con l’Autorità garante per la protezione dei dati personali al fine dell’adozione delle misure a garanzia della tutela dei diritti degli interessati.