Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha presentato in audizione le possibili semplificazioni in tema di IVA
È “digital first” il motto scelto dall’Agenzia delle Entrate per sottolineare come il processo di digitalizzazione sia ritenuto il canale preferenziale per la riduzione degli adempimenti, la semplificazione fiscale e un approccio collaborativo da parte dell’Amministrazione finanziaria. Ne ha dato conto il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, nel corso dell’audizione, tenutasi ieri in Commissione Finanze e Tesoro del Senato, nella quale è stato presentato il processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto Fisco-contribuente.
Un ruolo importante nell’implementazione dei servizi digitali lo ha certamente giocato la fattura elettronica. Quando sono trascorsi poco più di 5 mesi dall’avvio dell’obbligo (quasi) generalizzato, ammontano a 889 milioni le fatture elettroniche inviate all’11 giugno 2019, con una percentuale di scarto pari al 2,9% dei file trasmessi. Gli invii sono stati effettuati da circa 3,3 milioni di soggetti passivi cedenti, per un importo complessivo di 1.537 miliardi di euro, di cui 161 miliardi per imposta. È questo il “rendiconto” degli invii presentato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Proprio in tema di fattura elettronica, una possibile novità potrebbe arrivare dal progetto di legge in materia di semplificazione fiscale. È prevista, infatti, la possibilità di introdurre un controllo, da parte dell’Agenzia, del corretto assolvimento dell’imposta di bollo. Grazie alla verifica della natura e dell’importo dell’operazione, l’Amministrazione potrà constatare l’eventuale assenza dell’apposizione dell’annotazione circa l’assolvimento dell’imposta di bollo, procedendo all’integrazione della fattura già in fase di ricezione sul Sistema di Interscambio.
In questo modo l’Agenzia potrà rendere noto al soggetto passivo l’importo dell’imposta dovuta, calcolato sia sulla base di quanto indicato dall’emittente in fattura, sia in relazione al maggior tributo afferente i documenti nei quali non risultava correttamente indicato l’obbligo di assolvimento dello stesso.
Nell’ambito dell’audizione, inoltre, sono state evidenziate le semplificazioni che potranno essere conseguite grazie all’utilizzo dei dati derivanti sia dalla fatturazione elettronica obbligatoria sia dall’introduzione graduale, a partire dal prossimo 1° luglio, dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.
Il patrimonio informativo ottenuto mediante i due processi, infatti, se da un lato consentirà all’Amministrazione finanziaria di potenziare le proprie attività di controllo e analisi del rischio, dall’altro permetterà di implementare il “programma di assistenza on line” previsto dall’art. 4 del DLgs. 127/2015. Tale programma prevede che l’Agenzia delle Entrate, a partire dal periodo d’imposta 2020, metta disposizione dei soggetti passivi IVA residenti e stabiliti in Italia, le bozze dei registri IVA, delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche, nonché una bozza di dichiarazione IVA.
In tema di trasmissione telematica dei corrispettivi, è stato ricordato che gli operatori, anche per il tramite dei loro intermediari, appositamente delegati, potranno monitorare i dati inviati all’interno di apposita area riservata del portale Fatture e Corrispettivi.
Con l’occasione, il Direttore dell’Agenzia ha annunciato che è in fase di completamento una specifica funzionalità che consentirà agli intermediari delegati di acquisire in modalità massiva i dati dei corrispettivi, distinti per aliquota. Tale funzionalità dovrebbe consentire una maggiore automatizzazione dei processi contabili, al pari di quanto previsto nell’ambito della fatturazione elettronica, in quanto gli intermediari potrebbero importare autonomamente sui relativi gestionali i dati trasmessi dagli esercenti mediante i registratori telematici o mediante la procedura web che verrà messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate.
Fra le altre novità concernenti l’IVA presenti nel progetto di legge di semplificazione fiscale e richiamate dal Direttore dell’Agenzia nel corso dell’audizione, si segnalano, in particolare:
– la facoltà di effettuare la comunicazione dei dati della liquidazione del quarto trimestre all’interno della dichiarazione annuale IVA, purché questa sia presentata entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento;
– la possibilità di cedere, oltre a quello annuale, anche il credito IVA chiesto a rimborso in sede trimestrale;
– fermo restando l’obbligo di trasmissione telematica della dichiarazione di intento da parte del soggetto cessionario e quello di indicazione degli estremi della stessa nelle fatture emesse dal cedente, l’abolizione dell’obbligo di presentare la dichiarazione al fornitore o in Dogana unitamente alla ricevuta di presentazione.