Il documento redatto da CNDCEC e ANCREL non è vincolante, ma potrà essere un «valido supporto pratico»
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili ha diffuso, nella giornata di ieri, il modello di parere che gli organi di revisione degli enti locali devono predisporre in merito alla proposta di bilancio di previsione per il triennio 2018-2020.
Il documento, realizzato in collaborazione con l’ANCREL (Associazione nazionale dei certificatori e revisori degli enti locali), è aggiornato in base alle ultime disposizioni di legge e si compone di un testo in formato word, con traccia della relazione dell’organo di revisione, e delle tabelle in excel, utilizzabili per l’inserimento di dati e note con relativi riferimenti normativi e di prassi.
Lo schema, fanno sapere Davide Di Russo, Vicepresidente del CNDCEC, Remigio Sequi, Consigliere nazionale dei commercialisti, e Antonino Borghi, Presidente dell’ANCREL, “non è ovviamente vincolante, ma si pone come valido supporto pratico all’attività di verifica e controllo, in grado di semplificare l’elaborazione della relazione da parte dell’organo di revisione”.
Nello specifico, il documento si compone di diverse parti.
La prima è dedicata alle verifiche preliminari: accertamenti e verifiche degli equilibri anche in relazione alla gestione dell’esercizio 2017. La sezione dedicata al bilancio di previsione 2018-2020, comprende, invece, riepilogo generale di entrate e spese per titoli, fondo pluriennale vincolato, previsioni di cassa, verifica dell’equilibrio corrente, entrate e spese di carattere non ripetitivo, verifica del rispetto di bilancio e Nota integrativa.
Si passa poi alla verifica della coerenza, sia interna che esterna, delle previsioni e alla verifica dell’attendibilità e congruità delle stesse.
Quest’ultima sezione si divide in due paragrafi: entrate (fiscalità locale, recupero dell’evasione tributaria, entrate da titoli abitativi e relative sanzioni, sanzioni amministrative da codice della strada, proventi dei beni dell’ente e dei servizi pubblici) e spese per titoli e macroaggregati (spese di personale, per incarichi di collaborazione autonoma, per acquisto beni e servizi, fondo crediti di dubbia esigibilità, fondo di riserva di competenza, fondi per spese potenziali, fondo di riserva di cassa).
La relazione si sofferma anche su organismi partecipati, spese in conto capitale e indebitamento. Infine, lo spazio per osservazioni e suggerimenti, in cui si potranno consigliare le modalità tecniche e le misure da adottarsi con urgenza per assicurare gli equilibri previsioni o gestionali, e per le conclusioni.
In questo paragrafo, l’organo di revisione spiegherà di aver verificato la rispondenza del bilancio alle disposizioni di legge, la congruità interna ed esterna delle poste ed esprimerà il proprio parere favorevole alla proposta di bilancio per il triennio 2018-20.
Nel caso in cui, invece, tali verifiche non dovessero andare a buon fine, potrà esprimere un parere non favorevole oppure un parere favorevole con riserva su specifiche problematiche emerse nel corso dell’analisi, sulla proposta di bilancio presentata dalla Giunta e sui documenti allegati, in particolare nel caso in cui le previsioni portino a non rispettare il saldo di finanza pubblica (pareggio di bilancio).