Tra le misure figurano gli sgravi contributivi per le assunzioni di giovani; dovrebbero essere confermati super e iper-ammortamenti
La legge di bilancio, con la mobilitazione di risorse per il 2018 per circa 20,4 miliardi, è una manovra “snella”, in cui il Governo ha raggiunto il suo primo obiettivo, ossia “evitare aumenti dell’IVA e l’introduzione di nuove tasse, gabelle, accise”: parola del Premier Paolo Gentiloni, ieri, al termine della riunione in cui il Consiglio dei Ministri ha approvato il Ddl. relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e al bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020.
La manovra – ha aggiunto il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in conferenza stampa – rappresenta un “punto di svolta” perché consente una “crescita robusta ma inclusiva, incentrata sulle fasce più bisognose e sulle aree meno avanzate del Paese”.
Tra le voci principali del provvedimento – come spiega anche Palazzo Chigi in un comunicato stampa – il Governo conferma la sterilizzazione totale delle clausole di salvaguardia per un totale di 15,7 miliardi, anche se, al momento, il DL 16 ottobre 2017 n. 148, ossia il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio, pubblicato in Gazzetta e in vigore da ieri, nulla dice sull’aliquota IVA del 22% e interviene su quella del 10% prevedendone comunque un aumento, anche se minore rispetto a quanto disposto dalla L. 190/2014 (si veda “Il decreto fiscale arriva in Gazzetta” di oggi).
Il Governo spiega che il Ddl. di bilancio conferma una serie di misure di contenimento della pressione fiscale e sviluppo, già contenute nella precedente legge, quali le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia ed energetica, il super-ammortamento e l’iper-ammortamento.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il “pacchetto imprese”, dovrebbero essere confermati il super e l’iper-ammortamento, anche se nel primo caso la maggiorazione del costo d’acquisto potrebbe scendere dal 40 al 30%. Dovrebbe poi essere in arrivo un nuovo credito d’imposta al 50% per la formazione legata a Impresa 4.0, oltre alla proroga della cosiddetta “Nuova Sabatini” per piccole e medie imprese.
Allo stesso tempo, il Ddl. contiene gli annunciati sgravi contributivi per l’assunzione di giovani.
Dal 1° gennaio 2018 i datori di lavoro del settore privato che assumono under 35 (under 29 dal 2019) con contratti a tutele crescenti beneficeranno di uno sconto triennale sui contributi previdenziali pari al 50%, esclusi i lavoratori domestici. L’esonero spetta anche per le assunzioni avvenute nei mesi di novembre e dicembre 2017, ferma restando la decorrenza dal 1° gennaio 2018.
Lo sconto contributivo dovrebbe applicarsi anche nei casi di prosecuzione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato, qualunque sia l’età anagrafica al momento della prosecuzione e quando un datore di lavoro assume, entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio, studenti che abbiano svolto percorsi di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato per il conseguimento del titolo di studio.
Per quanto riguarda, invece, le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia ed energetica, il provvedimento dovrebbe riproporre ecobonus e sismabonus con qualche ritocco e introdurre il “bonus verde”, ossia una detrazione del 36% per la cura del verde privato: terrazzi e giardini, anche condominiali.
Sul fronte previdenziale, il Ddl. di bilancio dovrebbe poi ampliare la platea dei beneficiari dell’APE sociale riducendo i requisiti contributivi alle donne con figli e le stabilizzazione e semplificazione della RITA (Rendita integrativa temporanea anticipata).
Tra le altre misure, si segnalano la conferma del bonus cultura per i diciottenni, l’assegnazione di risorse in favore dei Comuni penalizzati dalla sostituzione dell’IMU sull’abitazione principale con la TASI su tutti gli immobili e delle Regioni per la riduzione del debito e della manovra a loro carico. Inoltre, sono previste anticipazioni di liquidità per la copertura del disavanzo sanitario 2016 della Regione Sardegna.