Il documento del CNDCEC cerca di rappresentare un utile e funzionale “navigatore” per imprese e professionisti nell’affrontare il percorso che sono chiamati a intraprendere verso il mutamento e la transizione alla sostenibilità.

Di Paolo VERNERO e Benedetta PARENA

Lo scorso 8 marzo è stata pubblicata dal CNDCEC la guida “Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa – Impatto degli ESG con particolare riferimento alle PMI” realizzata dalla Commissione “Governance e finanza” istituita nell’area di delega Sviluppo sostenibile. Si tratta di un interessante documento che, oltre a sottolineare l’importanza della sostenibilità, mette in evidenza la necessità di attuazione di un vero e proprio salto concettuale, prima ancora di quello culturale.
In tale ottica il documento del CNDCEC cerca di rappresentare un utile e funzionale “navigatore” per imprese e professionisti nell’affrontare il percorso che sono chiamati a intraprendere verso il mutamento e la transizione alla sostenibilità analizzando l’evoluzione: della governance, dei principi di corretta amministrazione (e relativi assetti organizzativi), della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale.

SINTESI NORMATIVA

L’evoluzione del quadro normativo e regolamentare in materia di sostenibilità riflette, a livello globale, il crescente impegno verso l’adozione di politiche ambientali, sociali e di governance (da qui l’acronimo “ESG – Envi-ronmental, Social and Governance”) per far fronte alla crisi climatica, favorire incentivare lo sviluppo sostenibile nonché la trasformazione digitale. A tal fine le istituzioni sovranazionali e nazionali hanno elaborato diverse politiche e regolamenti per la promozione dello sviluppo sostenibile, rivestendo in tal senso un ruolo propulsivo per l’attuazione di tale (necessario) cambiamento.

A livello sovranazionale, una delle principali iniziative è stata l’adozione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite nel 2015 in cui sono definiti 17 Obiettivi (Goals) per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) interconnessi l’uno con l’altro, finalizzati ad affrontare i problemi globali più urgenti tra cui la lotta al cambiamento climatico, la protezione della biodiversità, la diminuzione delle disuguaglianze sociali e la transizione digitale; l’Agenda 2030 ha segnato il punto di partenza per l’Unione Europea e per i governi nazionali nell’adozione di politiche e misure funzionali al loro raggiungimento. Nel 2019 è stato adottato il Green Deal europeo da parte dell’Unione Europea con l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente al mondo a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e nel 2021 l’Unione Europea ha presentato la prima legge climatica che prevede l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’UE del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.