Il superamento del limite di 85.000 euro nel 2023 precluderebbe l’accesso al concordato per il 2024
Con il rilascio dell’aggiornamento del servizio RedditiOnline e dell’applicativo della dichiarazione precompilata (“Redditi PF Web”) anche i contribuenti in regime forfetario possono valutare la proposta di reddito concordato. Unitamente al software, l’Agenzia delle Entrate ha anticipato il DM 15 luglio 2024 con cui è approvata la metodologia per la stima della proposta di reddito (il cui allegato non è tuttavia stato reso disponibile). Il decreto è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Oltre a ciò sono stati aggiornati il modello REDDITI PF 2024 e le relative istruzioni, anche per recepire le novità legate al concordato preventivo, unitamente alle specifiche tecniche.
Per quanto concerne la sezione VI del quadro LM, oltre a modifiche formali nella denominazione dei righi, le istruzioni alla compilazione riportano gli “Eventi straordinari” (approvati con il decreto sopra citato) al ricorrere dei quali la proposta concordataria viene ridotta in misura variabile dal 10% al 30%, in base al periodo di sospensione dell’attività.
In particolare gli eventi rilevanti sono i seguenti:
– eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza;
– altri eventi straordinari che hanno comportato danni ai locali destinati all’attività tali da renderli totalmente o parzialmente inagibili e non più idonei all’uso, danni rilevanti alle scorte di magazzino tali da causare la sospensione del ciclo produttivo, l’impossibilità di accedere ai locali di esercizio dell’attività, oppure la sospensione dell’attività, laddove l’unico o il principale cliente sia un soggetto il quale, a sua volta, a causa di detti eventi, abbia interrotto l’attività;
– sospensione dell’attività ai fini amministrativi con comunicazione alla Camera di Commercio;
– sospensione della professione con comunicazione all’Ordine o alla Cassa previdenziale di competenza.
Il reddito proposto, vincolante per il solo periodo 2024, viene visualizzato al rigo LM63. Si ricorda che si tratta di un reddito lordo in quanto dallo stesso, nella dichiarazione del prossimo anno (ossia relativa al 2024), potranno essere dedotti i contributi previdenziali versati a norma di legge (attualmente riportati al rigo LM35).
In ordine ai contribuenti in regime forfetario che possono aderire al concordato, merita evidenziare il seguente passaggio del DM dello scorso 15 luglio che indica come la metodologia definita dal decreto sia utilizzata per l’elaborazione della proposta di concordato per i contribuenti “che, nel periodo d’imposta 2023, hanno determinato il reddito in base al regime forfetario, senza aver superato il limite di ricavi previsto dall’articolo 54 della legge 23 dicembre 2014, n. 190”.