La prossima settimana in CdM altri due decreti attuativi della delega. De Nuccio: «L’Agenzia spalanchi le porte ai commercialisti»
La prossima settimana arriveranno in Consiglio dei Ministri altri due decreti attuativi della delega fiscale, relativi alla revisione dello Statuto del contribuente e del calendario di adempimenti e versamenti. Ad annunciarlo, nel corso del secondo giorno di lavori del Congresso dei commercialisti a Torino, è il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo: “È fondamentale – ha spiegato – cambiare sia i tempi entro cui deve essere messa a disposizione la modulistica, sia i tempi dei pagamenti”. A margine del suo intervento Leo ha parlato della possibilità di anticipare ai primi giorni di ottobre, rispetto all’attuale 30 novembre, il termine per la presentazione delle dichiarazioni.
Anticipazione probabilmente necessaria per predisporre la documentazione relativa al concordato preventivo biennale, che rappresenta il perno su cui dovrà girare la rinnovata metodologia di accertamento. “Siamo consapevoli della farraginosità del sistema – ha aggiunto Leo –, per questo bisogna cambiare verso, con il concordato preventivo biennale ma anche gli interpelli facilitati, la riduzione delle sanzioni e dando maggiore certezza ai contribuenti sull’interpretazione delle norme, con circolari emanate in tempi più brevi”.
Quanto, invece, allo Statuto del contribuente, ci sarebbe la volontà di avviare l’iter per trasformarlo in norma di rango costituzionale, ma “sappiamo che ci sono tempi lunghi. Per questo – ha sottolineato il Viceministro –, intanto procediamo con la revisione dello Statuto, che diventerà una sorta di pre-legge del sistema tributario”.
Le modifiche riguarderanno il contraddittorio preventivo, “che oggi è limitato solo a certe casistiche e invece vogliamo estendere a tutte le tipologie di accertamento”, ma anche l’istituto dell’autotutela, che “oggi incontra difficoltà perché spesso l’Agenzia è preoccupata di possibili contestazioni laddove un organo di controllo ritenga che l’autotutela non ha fondamento. Dobbiamo disinnescare quegli aspetti che frenano l’adozione dell’autotutela, come la colpa grave: i funzionari devono rispondere per dolo ma non per colpa grave, in questo modo incentiviamo il ricorso all’autotutela che distingueremo tra obbligatoria e facoltativa”.
Un rinnovato Statuto del contribuente, ha concluso Leo, sarà fondamentale per ridisegnare il “rapporto tra Fisco e contribuenti”. Ma i commercialisti si aspettano che qualcosa cambi anche nei loro confronti, ad esempio per ciò che riguarda la facilità di accesso agli Uffici.