Stimolato il ravvedimento dei corrispettivi con termine 15 dicembre 2023

Di Rebecca AMATO

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 29 settembre 2023 del decreto c.d. “Energia” (DL 131/2023), come anche segnalato dall’Agenzia delle Entrate con il comunicato stampa di ieri, 3 ottobre 2023, diventa operativa la regolarizzazione della mancata certificazione dei corrispettivi da parte dei soggetti con partita IVA.

Oltre che operativa, diventa spesso anche necessaria considerato che, sempre nella giornata di ieri, è stato pubblicato il provvedimento n. 352652, in cui si fa presente che verranno recapitate varie lettere di compliance ai contribuenti sulle discrasie rilevate tra incassi telematici e trasmissione telematica dei corrispettivi.

L’incrocio avviene utilizzando i dati di cui all’art. 22 comma 5 del DL 124/2019, secondo cui gli operatori che mettono a disposizione degli esercenti i sistemi di pagamento devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate, tra l’altro, l’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate mediante gli stessi strumenti (l’art. 22 del DL 124/2019 riconosce un credito d’imposta agli esercenti per le commissioni addebitate in relazione ai pagamenti elettronici ricevuti da privati).
La discrasia si verifica quando l’ammontare dei pagamenti elettronici mensili è superiore all’ammontare delle transazioni certificate dalle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici trasmessi nello stesso periodo.
Insomma, salvo situazioni particolari in cui si è in grado di giustificare l’anomalia conviene ravvedersi.

Mediante l’art. 4 del DL 131/2023 tutti i contribuenti che hanno commesso una o più violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi telematici, nel periodo che va dal 1° gennaio 2022 e fino al 30 giugno 2023, possono beneficiare del ravvedimento speciale da operarsi entro il 15 dicembre 2023.

Il riferimento è alle violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi ex art. 6 commi 2-bis e 3 del DLgs. 471/97, che sanzionano le condotte di omessa o infedele memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi telematici e le violazioni relative alla mancata emissione di scontrini fiscali o documenti di trasporto (ad oggi residuali).
L’elemento di novità consiste nel fatto che è esteso il ravvedimento ai soggetti nei cui confronti sia stata già constatata la violazione o a cui verrà constatata mediante verbale fino al 31 ottobre 2023, che altrimenti resterebbero esclusi ex art. 13 comma 1 lett. b-quater del DLgs. 472/97.