Scadenza comune a quella dei contribuenti residenti in alcuni Dipartimenti francesi per i modelli presentati on line
Scade alle 23,59 di giovedì 25 maggio 2023 il termine per l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi alla Direzione Generale delle imposte francese per i non residenti.
L’adempimento, riferito all’anno di imposta 2022, interessa un numero considerevole di contribuenti italiani con redditi imponibili di fonte francese: tra questi, probabilmente quelli che si riscontrano con maggiore frequenza sono i redditi di natura fondiaria (es. locazioni) o le plusvalenze derivanti dalla cessione di beni esistenti in Francia, ma può anche trattarsi di redditi di lavoro dipendente o autonomo, se non esenti in Francia in virtù delle Convenzioni contro le doppie imposizioni.
In termini generali, come di consueto è prevista una serie di scadenze scaglionate per settimana, le quali dipendono dalla residenza del contribuente. In particolare:
– per i contribuenti residenti nei Dipartimenti da 1 a 19 (ad esempio, le Hautes-Alpes con Gap e Briançon, o le Alpes-Maritimes con Nizza), e per i contribuenti non residenti, la scadenza è fissata al 25 maggio 2023;
– per i contribuenti residenti nei Dipartimenti da 20 a 54 (ad esempio, Tolosa, Bordeaux, Nantes, Grenoble, ecc.), la scadenza è fissata al 1° giugno 2023;
– per i contribuenti residenti nei restanti Dipartimenti (tra cui Parigi), infine, il termine è l’8 giugno 2023.
In tutti i casi, il Fisco transalpino si premura di precisare che la dichiarazione deve essere inviata in via telematica entro le ore 23,59 del rispettivo giorno di scadenza.
La dichiarazione è presente in forma precompilata sul sito internet www.impots.gouv.fr, nell’apposita area riservata dedicata ai contribuenti, a cui si accede per il tramite di autenticazione, limitatamente ai dati conosciuti dall’Amministrazione francese (tipicamente, i redditi di lavoro dipendente); a differenza di quanto avviene in Italia, se la dichiarazione precompilata è completa e corretta il contribuente non deve fare nulla, in quanto la dichiarazione è validata in automatico alla scadenza.
I dati, se incompleti, non corretti o non rispondenti alla reale situazione del contribuente, possono essere modificati sia per quanto riguarda i redditi percepiti (aggiungendovene eventualmente altri), sia per quanto riguarda il prelievo alla fonte subìto nel corso del 2022.