Negli ultimi due anni il documento ha assunto un ruolo chiave nel consentire ai destinatari del bilancio di capire le scelte degli amministratori
Da documento che “integra” l’informativa quantitativa contenuta negli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico a documento essenziale al fine di consentire un’adeguata comprensione del bilancio.
Negli ultimi due anni la Nota integrativa, a causa delle norme che derogano agli ordinari criteri di valutazione, dell’arrivo della pandemia da COVID-19 e, da ultimo, del conflitto in Ucraina, ha assunto un ruolo chiave nel consentire di comprendere ai destinatari del bilancio le scelte effettuate dagli amministratori nella redazione e le prospettive relativa all’andamento dell’impresa.
Molti dottori commercialisti utilizzano ormai da anni software che consentono la redazione automatica di tale documento, garantendo in questo modo la correttezza dal punto di vista delle quadrature numeriche, nonché la completezza dell’informativa e, soprattutto, velocizzando il processo di predisposizione dei bilanci. Non sempre però tali software consentono un’adeguata personalizzazione dell’informativa, in modo particolare alla luce dell’attuale contesto normativo e competitivo.
Il compito del consulente in tali casi è pertanto quello di spiegare gli effetti dell’applicazione delle norme in deroga sull’equilibro economico, finanziario e patrimoniale e le motivazioni che hanno spinto gli amministratori ad assumere determinate decisioni.
L’esercizio 2021 è caratterizzato dalla diffusa presenza nei bilanci dei “bonus pubblici”, primo tra tutti il superbonus 110%. Nella parte introduttiva sui criteri di valutazione sarà necessario spiegare le modalità di contabilizzazione di tali bonus, alla luce della Comunicazione pubblicata dall’Organismo italiano di contabilità. In numerosi casi, sarà necessario spiegare come la società intende utilizzare tale bonus, in modo particolare nei casi in cui la società intenda cedere il bonus ma alla data di chiusura dell’esercizio non fosse ancora stata completata la procedura. È infatti rilevante distinguere tra crediti verso l’Erario che saranno utilizzati in più esercizi e crediti che saranno realizzati dal punto di vista finanziario attraverso la cessione.
L’eventuale decisione di sospendere in tutto o in parte gli ammortamenti richiede una specifica informativa, non soltanto per quanto riguarda la motivazione che ha portato a definire la percentuale di sospensione, ma soprattutto in merito all’effetto sul risultato e sul patrimonio netto. In caso di sospensione dell’ammortamento su attività immateriali la cui vita utile non può essere modificata (es. brevetti), potrebbe in alcuni casi essere opportuno specificare che la sospensione comporterà l’iscrizione di maggiori ammortamenti nei successivi esercizi.
In presenza di perdite superiori al terzo del capitale sociale, nella Nota integrativa è necessario indicare distintamente la perdita del capitale relativamente alla quale ci si può avvalere del rinvio degli obblighi di intervento da parte dell’assemblea.
Ancora più importante è però l’indicazione delle motivazioni che giustificano la scelta di non intervenire, in quanto deve almeno essere presente una prospettiva di utili nei prossimi esercizi, sulla base della ratio che ha indotto il legislatore a introdurre tale disciplina temporanea relativamente al trattamento delle perdite del capitale sociale superiore al terzo.
Numerose imprese che hanno rivalutato i beni d’impresa lo scorso esercizio, nel 2021 stanzieranno gli ammortamenti sulla base di una vita utile modificata, al fine di contenere l’impatto dei maggiori ammortamenti nel Conto economico. La modifica della vita utile comporta l’indicazione, nella Nota integrativa, delle motivazioni alla base di tale decisione, in linea con quanto disciplinato dai principi contabili.
La modifica retroattiva alla disciplina fiscale dell’ammortamento dei marchi rivalutati e dei marchi e avviamenti riallineati comporta l’esigenza di una specifica informativa nella Nota integrativa, a seconda delle scelte adottate dalla società, tra le quali recentemente si è aggiunta quella di rinunciare non soltanto fiscalmente, ma anche contabilmente, alla rivalutazione effettuata.
Per non dimenticare l’informativa relativa alle incertezze sulla continuità aziendale, anche alla luce del contesto di incertezza prodotto dal conflitto in Ucraina.
Queste sono soltanto alcune tra le principali aree critiche della Nota integrativa 2021. Il tema sarà approfondito con la presentazione di numerosi esempi di informativa nel webinar “I format di nota integrativa: esempi e fac simili”, in programma il prossimo 3 maggio.