Tra oggi e domani le due Casse di categoria faranno partire i bonifici. Tempi più lunghi per le nuove richieste

Di Savino GALLO

Entro questo fine settimana gli iscritti alle Casse di previdenza di dottori commercialisti e ragionieri, che hanno già richiesto (e ottenuto) i 600 euro previsti per il mese di marzo, potranno disporre della medesima indennità relativa al mese di aprile.

Oggi, infatti, la CNPADC procederà con la sottoscrizione degli atti di liquidazione, per poi far partire i bonifici da domani. Alla CNPR, invece, i bonifici partiranno da oggi. In tutto, i soggetti che avevano già presentato domanda per il mese di marzo erano quasi 37 mila, di cui più di 26 mila iscritti alla Cassa dottori e poco meno di 10 mila a quella dei ragionieri.

Per questi ultimi, il decreto interministeriale pubblicato lo scorso fine settimana ha previsto l’erogazione automatica dell’indennità di aprile (si veda “Invariati i limiti di reddito per l’indennità di aprile dei professionisti” del 5 giugno), per questo le Casse hanno potuto iniziare a disporre i pagamenti in tempi brevi.

Ci vorrà un po’ di più, invece, per quelli che presentano domanda ex novo, in quanto rientranti nei nuovi requisiti contemplati dal decreto “Rilancio”. Tale provvedimento ha allargato la platea dei beneficiari dell’indennità, includendo anche i soggetti titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, rimasti fuori dal bonus di marzo (si veda “Indennità di aprile per i professionisti con portata più ampia” del 6 giugno).

La finestra per poter presentare domanda è stata aperta lunedì 8 giugno (sia nel caso della CNPADC che della CNPR, la richiesta può essere inoltrata solo on line, accedendo all’area riservata del portale delle due Casse) e si chiuderà mercoledì 8 luglio. Al momento, alla Cassa dottori sono arrivate meno di 300 nuove richieste, mentre per quella dei ragionieri sono circa 200.

Per i nuovi richiedenti i pagamenti scatteranno presumibilmente fra meno di una settimana, ovvero al termine del primo monitoraggio demandato agli enti di previdenza, previsto per il prossimo 15 giugno. Data in cui le Casse si aspettano di avere dal Governo almeno una parte dei soldi che hanno anticipato per pagare le indennità di marzo e, ora, quelle di aprile.

Anche perché alcune di loro, considerando la sospensione dei versamenti contributivi da parte degli iscritti, potrebbero ritrovarsi con problemi di liquidità e non riuscire a corrispondere tutte le indennità. Nei giorni scorsi il Ministero ha chiesto agli enti di fornire le loro coordinate bancarie, quindi anche il saldo di quanto anticipato potrebbe avvenire in tempi brevi.