Se correlato con il lavoro autonomo in regime agevolato, il diritto d’autore è tassato con sostitutiva, ma applicando le deduzioni forfetarie del TUIR

Di Paola RIVETTI

I compensi a titolo di diritto d’autore percepiti durante il regime forfetario, se effettivamente correlati con l’attività di lavoro autonomo svolta, sono soggetti a tassazione nell’ambito di tale regime, previa applicazione della riduzione forfetaria del 25% o del 40% prevista dall’art. 54 comma 8 del TUIR. Inoltre, per l’esonero dalla ritenuta d’acconto, il sostituto d’imposta ha l’onere di acquisire dal professionista una dichiarazione, sotto la propria responsabilità, che i compensi percepiti per diritti d’autore sono correlati all’attività autonoma esercitata in regime forfetario.

Con questo chiarimento la risposta interpello n. 517, pubblicata ieri, torna sul tema dei compensi a titolo di diritto d’autore percepiti durante il regime forfetario, precisandone le modalità di tassazione in via ulteriore rispetto a quanto indicato dalla circ. n. 9/2019 (§ 4.3).

Tale circolare aveva precisato come i compensi derivanti dalla cessione del diritto d’autore (quali redditi di lavoro autonomo assimilati ex art. 53 comma 2 lett. b) del TUIR) possono concorrere alla verifica del limite di 65.000 euro, solo se correlati con l’attività di lavoro autonomo svolta, circostanza ritenuta sussistente se, sulla base di un esame degli specifici fatti e circostanze, gli stessi non sarebbero stati conseguiti in assenza dello svolgimento dell’attività di lavoro autonomo. In sostanza, i compensi per diritto d’autore non concorrono in ogni caso al sopra citato limite; ciò accade solo quando gli stessi siano connaturati alle prestazioni svolte e, dunque, debbano essere ricondotti all’attività autonoma esercitata in modo professionale.

Casi tipici potrebbero essere quelli di giornalisti e artisti, la cui attività ha proprio ad oggetto la realizzazione di opere protette dalla legge sul diritto d’autore. Il discorso, invece, non riguarderebbe quelle professioni rispetto alle quali il relativo ordinamento professionale non contempli tra le attività che possono essere svolte dall’iscritto quelle assoggettabili alla normativa sui diritti d’autore, come dottori commercialisti, avvocati, medici (si veda “Per il commercialista, diritto d’autore fuori parcella” del 8 settembre 2012).

A tal proposito, era stata confermata l’applicazione della disciplina sul diritto d’autore rispetto ai compensi percepiti da un professionista per gli scritti inerenti la sua materia professionale (circ. Agenzia delle Entrate 18 giugno 2001 n. 58, § 2.1).
Tornando alla circ. n. 9/2019, sotto il profilo impositivo, era stato precisato che i proventi a titolo di diritti d’autore mantengono le modalità di tassazione previste dall’art. 54 comma 8 del TUIR, anche se effettivamente correlati con l’attività di lavoro autonomo assoggettata al regime forfetario.

Secondo quanto chiarito dalla risposta n. 517, tale passaggio deve essere inteso nel senso che i compensi per diritto d’autore correlati con l’attività di lavoro autonomo svolta:
– concorrono alla verifica del limite d’accesso e permanenza nel regime, pari a 65.000 euro di ricavi e compensi;
– beneficiano della sola deduzione forfetaria nella misura del 25%, ovvero del 40% se percepiti da soggetti di età inferiore a 35 anni, prevista dall’art. 54 comma 8 del TUIR;
– si cumulano con gli altri compensi percepiti dal professionista, soggetti invece alle ordinarie aliquote di abbattimento forfetario variabili in base alla tipologia di attività (78%, per i professionisti), e sull’ammontare complessivo è applicata l’imposta sostitutiva del 15% (o del 5%);
– sono soggetti alle stesse modalità di certificazione dei compensi previste per il regime agevolato, con conseguente esclusione dalla ritenuta d’acconto (cui ordinariamente sottostanno i compensi per diritto d’autore, ai sensi dell’art. 25 del DPR 600/73).

Inoltre, ai fini dell’esclusione dalla ritenuta, viene stabilito un onere in capo al sostituto d’imposta il quale deve acquisire dal professionista una dichiarazione, sotto la propria responsabilità, che i compensi percepiti per diritti d’autore sono correlati all’attività autonoma esercitata in regime forfetario.