Aggiornati i principi di vigilanza dei revisori degli enti locali

Focus specifico sui controlli che l’organo di revisione deve effettuare nei confronti degli organismi partecipati

Di Stefano DE ROSA

Il CNDCEC e la FNC hanno pubblicato una nuova versione dei “Principi di vigilanza e controllo dell’organo di revisione degli enti locali”, che propone alcune novità come il focus specifico sui controlli che l’Organo di revisione deve effettuare nei confronti degli organismi partecipati, e tiene conto della disciplina del DLgs. 175/2016 e del nuovo principio sui controlli sul bilancio consolidato di cui alla lett.d-bis, comma 1 dell’art. 239 del TUEL.
Il volume risponde all’esigenza del professionista di disporre di un’impostazione metodologica per affrontare adeguatamente l’incarico e di munirsi di un supporto operativo idoneo all’efficiente svolgimento della funzione di vigilanza e controllo negli enti locali.

Come si legge nelle premesse del documento, “la nuova versione dei principi è l’esito di un serrato confronto tra il Consiglio Nazionale e Ministero dell’interno, Ministero dell’economia e delle finanze e Corte dei conti, finalizzato ad approntare gli strumenti operativi e il supporto tecnico per lo svolgimento dell’incarico di revisione, con particolare attenzione alle funzioni di vigilanza e collaborazione dell’organo con l’ente locale e alle attività di verifica e controllo, soprattutto con riferimento alla pianificazione delle attività, alle procedure di revisione e alle tecniche di campionamento”.

Nei nuovi principi viene sottolineato come una adeguata programmazione e pianificazione delle attività e delle fasi di revisione sia fondamentale al fine di ridurre il “rischio” di revisione, ovvero il rischio che, a seguito di controlli e verifiche che non hanno consentito di rilevare irregolarità, il bilancio rispetti comunque il principio di veridicità e il rendiconto venga giudicato corretto sebbene non rappresentativo della realtà.

In particolare, nella fase di pianificazione l’organo di revisione deve provvedere a esaminare l’ente e la sua struttura organizzativa, compreso il controllo interno, e il contesto in cui l’ente opera, al fine di individuare eventuali criticità e valutare i rischi significativi. Successivamente, una volta definito il perimetro di azione e gli obiettivi da perseguire, nella fase di esecuzione, vengono definite le procedure di revisione appropriate in risposta ai rischi identificati e adeguate in base alla programmazione.

I principi riguardano i seguenti aspetti, connessi all’organo di revisione:
– documento n. 1: organo di revisione: composizione, funzionamento, programmazione e organizzazione dell’attività di revisione;
– documento n. 2: funzioni dell’organo di revisione: attività di collaborazione, pareri obbligatori e vigilanza;
– documento n. 3: controlli sugli atti di programmazione e sul bilancio di previsione;
– documento n. 4: controlli di regolarità amministrativo-contabile sulle entrate e sulle spese;
– documento n. 5: controlli sul rendiconto;
– documento n. 6: controlli sui vincoli di assunzione e sulle spese del personale;
– documento n. 7: controlli sull’indebitamento;
– documento n. 8: controlli sugli agenti contabili e verifiche di cassa;
– documento n. 9: controlli sulla gestione economico-patrimoniale, Conto economico e Stato patrimoniale;
– documento n. 10: controlli sugli organismi partecipanti;
– documento n. 11: controlli sugli adempimenti fiscali;
– documento n. 12: controlli sul bilancio consolidato.

2019-06-07T11:39:29+00:00Giugno 7th, 2019|News|
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