Registrazioni oltre le aspettative della vigilia. Tantissime le richieste di assistenza, Unimatica potenzia l’help desk
Nonostante il ritardo con cui è arrivata la piattaforma, presentata circa tre settimane prima dell’entrata in vigore del nuovo obbligo, e i problemi tecnici che hanno costretto a rimandare di qualche giorno l’invio delle PEC con le credenziali necessarie per la registrazione, è boom di iscrizioni al portale dei commercialisti dedicato alla fatturazione elettronica.
In poco più di due settimane, peraltro caratterizzate dalle vacanze natalizie (i primi accessi sono stati possibili a partire dal 21 dicembre scorso), si sono iscritti al portale “HUB B2B” più di 45 mila soggetti. Di questi, fa sapere Maurizio Grosso, Consigliere del CNDCEC con delega alle nuove tecnologie, oltre 10 mila sono commercialisti e i restanti 35 mila clienti che hanno potuto accedere per il tramite del loro professionista di fiducia.
Numeri che, proprio in considerazione dei suddetti ritardi, hanno superato le aspettative della vigilia, non solo del Consiglio nazionale di categoria ma anche di Unimatica, la società che gestisce la piattaforma, il cui help desk, negli ultimi giorni, è stato letteralmente sommerso da richieste di assistenza.
“L’adesione così massiccia – continua Grosso – ha sicuramente creato dei rallentamenti sull’help desk, ma la società che gestisce la piattaforma ha già provveduto, dopo le nostre sollecitazioni, a potenziare l’assistenza, dedicando 15 persone a tempo pieno a questo servizio”.
Le richieste di assistenza sono legate alla novità in sé (molti chiamano semplicemente per farsi spiegare come utilizzare la piattaforma) e, spiega Grosso, ad “alcune funzionalità che devono essere rodate e messe a posto”. Qualche problema c’è, negli ultimi giorni si stanno registrando disfunzioni e rallentamenti nell’invio delle fatture e non sono mancate le manifestazioni di malcontento, soprattutto sui social network, da parte dei commercialisti che stanno usufruendo della piattaforma, i quali sempre più spesso chiamano in causa il Consiglio nazionale.
“Ma noi – sottolinea Massimo Miani, Presidente del CNDCEC – sulla parte tecnica possiamo fare ben poco. Abbiamo assegnato la gestione della piattaforma a una società strutturata, che sta affrontando questo avvio della fatturazione elettronica con difficoltà che, mi sembra di capire, sono comuni a tante altre società di software. Noi siamo consapevoli di questo e scriviamo tutti i giorni a Unimatica per segnalare gli errori e sollecitarne una soluzione nel più breve tempo possibile. Abbiamo chiesto che venisse potenziato il servizio di assistenza e fatto un nuovo manuale. In entrambi i casi, la società ha provveduto. Ma non possiamo intervenire sulla parte tecnica”.
In ogni caso, al di là dei rallentamenti e di crash momentanei, al Consiglio nazionale risulta che il sistema sia funzionante e che le fatture possano comunque essere inviate. Più o meno la stessa situazione che stanno vivendo, come accennava il Presidente Miani, le altre software house (incluse le più grandi e conosciute), anch’esse alle prese con problematiche tecniche che impongono disconnessioni temporanee.
Il problema, nel loro caso, è legato soprattutto al peso dei file che transitano attraverso i canali dedicati alla trasmissione. Prima dell’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica, erano stati fatti dei test sui propri sistemi hardware, calcolando i flussi potenziali, i picchi di invio e il peso di ogni singolo file, in modo da evitare che i propri data center potessero andare in sovraccarico.
All’atto pratico, però, i calcoli si sono rivelati sbagliati, perché era stato sottostimato il dato relativo agli allegati in pdf. In questi primi giorni di gennaio, oltre il 40% di chi emette fattura elettronica, oltre al file xml invia anche l’allegato in formato pdf (facoltativo), il che rende molto più pesante il file da trasmettere. Così, anche se i flussi sembrano essere ben lontani dal potenziale picco numerico, che probabilmente si avrà verso la fine del mese, in alcuni momenti della giornata (o, in qualche caso, per un intero giorno) il sistema va in sovraccarico e risulta impossibile utilizzare la piattaforma.
Andranno quindi potenziate le strutture hardware che reggono il sistema e lo stesso, con ogni probabilità, vale anche per il portale dell’Agenzia delle Entrate, che pare faccia registrare rallentamenti. A questo proposito, la stessa Amministrazione finanziaria ha già smentito la presenza di problemi, ma miglioramenti verranno sicuramente apportati nelle prossime settimane, monitorando l’andamento dei server grazie a software sonda installati da Sogei.