In audizione il Direttore dell’Agenzia ha illustrato le attività allo studio: in corso di realizzazione un’evoluzione della procedura web e della app
Nel corso dell’audizione tenutasi ieri presso la Commissione Finanze della Camera, Antonino Maggiore, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha illustrato lo “stato dell’arte” del processo di fatturazione elettronica, segnalando anche le attività (pianificate e in corso), che potranno semplificare e rendere maggiormente efficace il procedimento.
Fra i benefici che il legislatore ha inteso perseguire con l’introduzione della e-fattura, vi è sicuramente quello di consentire all’Amministrazione finanziaria di acquisire i dati fiscalmente rilevanti delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi, “in forma strutturata, certa e immediata”. Considerato poi che tali dati sarebbero disponibili prima del termine di presentazione della dichiarazione IVA, ne consegue un potenziamento delle attività di intercettazione di frodi ed evasioni conclamate “prima del momento dichiarativo”.
Sul punto è stato sottolineato come l’obbligo di fatturazione elettronica non sarà verosimilmente in grado di produrre effetti nei confronti di chi non emette fattura in relazione alle operazioni effettuate, ma potrebbe costituire un deterrente nei confronti dei soggetti che emettono fatture “con dati difformi rispetto alle prestazioni effettivamente rese” o non provvedono alla loro registrazione o, ancora, detraggono l’imposta in assenza del documento.
Nell’ambito dell’audizione sono stati sottolineati anche i possibili vantaggi per gli operatori, come quelli derivanti, da un lato, dalla riduzione dei tempi di registrazionedelle fatture e dei rischi di errore nell’ambito di tale processo, e, dall’altro, dalla contrazione dei costi amministrativi in conseguenza dell’eliminazione del consumo di carta e delle spese di archiviazione e spedizione dei documenti.
Particolarmente interessante è stata poi l’illustrazione delle attività che l’Amministrazione sta realizzando per implementare i servizi messi a disposizione dei soggetti passivi. Per quanto concerne la creazione della fattura tramite la procedura web e la app, è allo studio, ad esempio, un intervento per consentire di usufruire dei datidi cui l’Agenzia dispone grazie al sistema informativo dell’Anagrafe tributaria. Questo upgrade consentirebbe di ridurre al minimo le possibilità di errore nella compilazione degli identificativi fiscali dei clienti, favorendo il superamento dei controlli posti in essere dal Sistema di Interscambio.
È prevista, inoltre, l’implementazione del software stand alone per consentire di predisporre anche fatture semplificate e fatture verso la Pubblica Amministrazione. Quanto alla app è in fase di realizzazione una funzione che permette la predisposizione del documento anche in modalità offline.
La definizione di una procedura che consentirà la comunicazione telematica della delega agli intermediari potrebbe poi porre fine alla problematica dell’attivazione delle stesse deleghe.
In quest’ambito, la criticità, messa in luce dagli intermediari, risiede nel fatto che, ove il soggetto passivo non sia in possesso delle credenziali SPID, CNS, Entratel o Fisconline, gli sarebbe impossibile procedere all’attribuzione della delega per il tramite del portale “Fatture e corrispettivi”. Ciò comporta che la stessa debba essere presentata, in formato cartaceo, direttamente all’Ufficio territoriale competente, con notevole “appesantimento” della gestione sia per l’intermediario, che presenta un elevato numero di deleghe, che per gli stessi Uffici, che tali deleghe devono acquisire.
La nuova procedura di abilitazione ai servizi on line per tutti i clienti sarà operativa, secondo quanto si legge nell’audizione, a partire da fine ottobre.
Sono in fase di realizzazione ulteriori misure di supporto al processo di fatturazione elettronica, come la possibilità di “registrazione massiva dell’indirizzo telematico” che permetterà di abbinare alle partite IVA dei clienti l’indirizzo telematico dell’intermediario al quale il Sistema di Interscambio recapiterà automaticamente tutte le e-fatture. È prevista poi l’introduzione di un servizio di “consultazione e acquisizione massiva” delle stesse fatture.
L’Amministrazione finanziaria ha poi sottolineato alcuni “punti di attenzione” relativi all’obbligo di fatturazione elettronica. Prima di proporre una serie di modalità con cui i soggetti passivi potrebbero predisporre e inviare la e-fattura, distinte sulla base delle differenti tipologie di operatori, è stato sottolineato come una limitazione dell’obbligo a specifiche categorie potrebbe creare complicazioni nei processi amministrativi.
Secondo l’Agenzia, infatti, vi sarebbe in questo caso un incremento della complessità nella gestione quotidiana delle fatture, correlato alla necessità di individuare, volta per volta, se il soggetto emittente e/o quello ricevente rientrino nelle categorie per le quali vige l’obbligo, con conseguente esigenza di trattare alcune fatture come elettroniche e altre come analogiche.